Se potessi introdurre una nuova materia nelle scuole, proporrei una “Storia delle convenzioni”. Un percorso che aiuti a comprendere come si siano formate – e trasformate – nel tempo le nostre credenze collettive. Un sapere utile per sviluppare il pensiero critico e riconoscere le “gabbie” invisibili: quelle etichette preconfezionate che ci portiamo addosso senza nemmeno accorgercene.

Ma quanto, oggi, queste convenzioni pesano nelle nostre vite professionali?

Diogene Laerzio e le radici delle nostre convinzioni

Qualche tempo fa acquistai Vite e dottrine dei più celebri filosofidi Diogene Laerzio, testo fondamentale per chi vuole conoscere le origini della filosofia antica. È un’opera preziosa non solo per ciò che racconta, ma per il modo in cui ci mostra che anche la storia del pensiero è frutto di scelte arbitrarie.

Laerzio, vissuto tra il II e il III secolo, ci fa riflettere su quanto sia stata una convenzione – e non un’evidenza – far partire la filosofia da Talete. E su come le diverse scuole filosofiche siano state definite seguendo criteri decisi a posteriori. In altre parole: si è scelto cosa raccontare, come raccontarlo e chi includere nella narrazione.

E allora, viene spontaneo chiedersi: quante voci, quanti pensieri sono andati persi lungo la strada?

Storia, percezione e interessi

Riflettere su questo ci aiuta a capire che ogni ricostruzione storica è inevitabilmente condizionata: dalle fonti disponibili, dal punto di vista di chi racconta, dagli interessi – culturali, politici, personali – in gioco. Il bravo storico lo sa: cerca l’oggettività, pur sapendo che il suo sguardo è situato dentro il tempo.

Ma cosa c’entra tutto questo con la carriera?

Carriera e convinzioni personali

Dobbiamo pensare la carriera oltre le convenzioni. Ogni nostra decisione professionale – passata o futura – nasce da una nostra personale “storiografia”: un intreccio di convinzioni, esperienze e narrazioni che spesso accettiamo come vere, senza averle mai davvero messe alla prova.

Tendiamo a credere in ciò che possiamo o non possiamo fare sulla base di etichette acquisite o giudizi del passato. Spesso diventiamo “scienziati ingenui”: ci affidiamo a ipotesi non verificate su noi stessi, senza averle mai testate sul campo.

L’origine della parola “carriera”

La parola “carriera” deriva dal latino carraria, cioè “strada per i carri”, e indicava anticamente il tracciato su cui correvano i carri trainati dai cavalli. Ancora oggi, a Nizza, alcune vie portano il nome “carrière”. L’idea era quella di un percorso prestabilito, vincolato, in cui l’individuo poteva muoversi solo entro i solchi tracciati da altri.

Per secoli abbiamo pensato alla carriera in questi termini: come una traiettoria fissa, da percorrere seguendo le regole, i ruoli, i tempi decisi da qualcun altro.

La carriera oggi: riscrivere la mappa

Oggi, invece, la carriera ha assunto un significato più fluido e personale. Non è più (solo) un percorso verticale o lineare. È un progetto che possiamo – e dobbiamo – costruire giorno per giorno, facendo scelte consapevoli.

Per questo dobbiamo imparare a uscire dalle etichette preconfezionate e iniziare a tracciare strade nuove. Pensare alla propria carriera significa oggi esercitare una visione: capire dove si vuole andare, e iniziare a muoversi in quella direzione, anche se non esiste ancora una strada già battuta.

Conclusione

Qualunque sia la tua età o il tuo punto di partenza, sviluppare la tua carriera richiede un passaggio fondamentale: mettere in discussione le convenzioni. Coltivare il pensiero critico, non per distruggere ciò che c’è, ma per distinguere ciò che è stato assunto in automatico da ciò che è veramente tuo.

Solo così potrai scoprire non solo le opportunità che esistono là fuori, ma anche le risorse e le vocazioni che già abitano dentro di te.

Come già detto, quindi, occorre pensare la carriera oltre le convenzioni.

Se vuoi riflettere su questi temi, ti invito a partecipare al mio prossimo percorso online: Esercizi filosofici utili per la carriera, in programma il 1° e l’8 luglio.
Un’occasione per guardare con occhi nuovi alle tue convinzioni e costruire una direzione professionale autentica e su misura.

A presto!

Davide

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