filosofia

La filosofia non è quella cosa che produce solo aforismi, come disse… no dai, scherzo! Niente citazioni per ora.

Credo che sia ben più di frasi fatte o di riflessioni su aspetti lontani dalla vita. Tutt’altro. La penso come un’attitudine al porsi domande e cercare risposte; per questo, reintrodurla nella vita di tutti i giorni sarà molto importante.

Vediamo allora da cosa potrebbe salvarci e in che modo.

Socrate e Oxford

Com’è noto, Socrate non si laureò ad Oxford, ne all’Università di Pavia o alla Normale di Pisa, eppure, il suo indagare fa scuola ancora oggi e, credo, tutti a qualunque età possono imbracciare questo modo di fare – che è ancor prima un modo di essere –  e partire.

Un conto essere filosofi perché laureati in filosofia, un conto è avere un approccio filosofico. Il primo non esclude il secondo, ma – il primo – non è necessario per avere un atteggiamento di continua scoperta e, il motivo di fondo, perché occorre avere un approccio filosofico a livello professionale e personale, credo sia questo:

se non riempiremo la nostra vita di riflessioni attorno alle cose, il vuoto lasciato dalle domande mai poste, potrà riempirsi di pensieri non pensati a fondo, sorretti da convinzioni superficiali.

Vediamo allora come la ricerca filosofica può aiutarci, nel nostro quotidiano personale e professionale.

L’utilità della filosofia, parlare di felicità, giustizia, bellezza e molto altro.

Siamo poco abituati a parlare di felicità, bellezza, giustizia, a riflettere sull’etica senza cadere nei cliché.
Si fanno esempi di ciò che avviene nel quotidiano e poi ci si ferma, come davanti ad un precipizio che non va sfidato.
La cosa curiosa, è che in periodi storici – come nell’antica Grecia – il confronto era molto praticato e, ancora oggi, le basi di molti ragionamenti prendono riferimento da quel periodo ma abbiamo molto, troppo, pudore nel dire di questo bisogno.
Credo allora che la filosofia debba rientrare oggi nella vita delle persone, sia per renderle maggiormente propense ad affrontare questi discorsi, che per farlo con metodo.
Mettere al centro queste domande, è mettere al centro l’uomo nella sua complessa ricerca di se stesso.

Self help senza confronto: molto Self poco Help.

C’è un’industria fiorente, che produce ogni anno migliaia di testi di Self Help. Un esempio fra tutti, sono quelli che parlano di felicità e miglioramento personale.
C’è un forte interesse, sulla scorta forse di ciò che venne detto millenni fa, ma oggi, solo leggere libri su questo argomento, è una ricerca mozzata di una parte: manca il confronto con gli altri. Elaboriamo le nostre teorie attraverso musica, film, teatro, letture, eventi ma, pochissime, attraverso il confronto vivo con gli altri.
Quando ci troviamo in mezzo alle persone, nel quotidiano, difficilmente si trova la voglia di parlarne. Ognuno conserva gelosamente le proprie idee, ne ha pudore a mostrarle in pubblico. Ma è nello scambio che germinano le idee e, per dirla tutta, anche questo può non bastare.
Se non si accetta l’idea dell’altro, la si affronta con un’intenzione di scambio e non di “imporre” la propria opinione, allora anche il dialogo si fa monologo, e la filosofia esce fuori dalla finestra.

Il post è scambio, non necessariamente dialogo

È forse più semplice scrivere un post, buttarlo li, lasciare che l’etere porti in giro ciò che pensiamo per farlo morire dopo un circa un giorno (è questa la durata dell’attenzione media di un post): delle volte attecchirà in dialoghi svolti per iscritto, difficili da riprendere in presenza; delle altre, svanirà senza che qualcuno si sia accorto di quel pensiero profondo.
Dovremmo invece parlare ascoltando chi abbiamo attorno: farlo, per imparare a ragionare, come sfida quotidiana nella ricerca di senso.
Perché non si impara a ragionare solo facendo esercizi di matematica, traduzioni del testo, ma dialogando con desiderio vero del confronto con gli altri.

Vorrei sapere cosa ne pensi

Vengo al dunque. Sto pensando al mio campo – quello che ho mostrato in altri articoli e di cui parlo spesso – come un luogo dove potersi sedere e discorrere di filosofia attorno alle cose. Mi piacerebbe, in un futuro prossimo, farlo diventare uno spazio di confronto, come avveniva nella piazza cittadina ateniese, dove le persone si trovavano per parlare.
Cosa ne pensi? Se mi mandi un messaggio per dirmi la tua impressione ti ringrazio. Nel caso, se volessi, potresti anche dirmi quale argomento ti piacerebbe affrontare?
Grazie!
Ultimissima cosa.

Proposte formative on line del mese di settembre

A settembre proporrò i seguenti corsi:

  • Come cercare lavoro in modo efficace;
  • La stesura del diario della manutenzione della propria carriera;
  • Strumenti di Career Coaching per coach, orientatori ed educatori;
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Nel caso fossi interessata/o ad uno o più di questi, puoi visitare la seguente pagina: Corsi settembre

Buona settimana.

Davide

Ps. In foto, uno scorcio del campo.

Una foglia che spinge la nuvola o, forse, una nuvola che  tiene per mano una foglia e, delicatamente, la sorregge.

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