Molla il freno a mano!

L’articolo Molla il freno a mano! è un’ analisi di alcuni auto-sabotaggi poco funzionali alla scoperta della nostra strada professionale.

Quando ci affacciamo al mercato del lavoro per trovare nuove opportunità, spesso, senza rendercene conto, attiviamo azioni controproducenti.

Quelli che troverai qui, sono spunti su cui mettere attenzione, per capire com’è costruita la tua azione di ricerca e ragionare se è indirizzata verso una carriera soddisfacente e –  perché no – felice!

I Freni a mano

Se lasci un’auto in salita e molli il freno a mano, senza retromarcia inserita, questa prenderà velocità arrivando a valle (a meno che non incontri sulla sua strada qualcosa, come un albero o una casa). Non importa tu faccia qualcosa, l’inerzia prodotta porterà il mezzo da un punto ad un altro.

E’ quindi banale dire che occorre mettersi nelle condizioni di non rallentare o, peggio, fermare la nostra azione di ricerca, come fosse una macchina, dato che questa andrebbe naturalmente a muoversi posta nelle giuste condizioni.

Se è vero che un’auto fuori controllo è qualcosa cui faremmo volentieri a meno, in questo caso, l’esempio serve solamente per dire che noi abbiamo la possibilità di muoverci verso direzioni desiderate, se capiremo cosa stiamo facendo per limitare la nostra efficacia.

Ricerca di lavoro e i suoi freni

Se ti muovi nel mercato del lavoro, è possibile che tolti gli ormeggi che ti lasciano attraccato al tuo molo, tu possa prendere il largo senza troppi sforzi. E quali sono questi ormeggi, questi freni a mano? Vediamone alcuni:

  •  Pensarci come “persone che cercano un lavoro, come se chiedessimo un favore“. Dobbiamo cambiare il paradigma, e pensarci come persone che hanno competenze da proporre. Se ci percepiamo in “difetto” come se cercassimo un favore, la nostra efficacia sarà limitata. Qui mi viene da dirti: Molla il freno a mano! Fai l’elenco – prima a te stesso – delle cose che porti agli altri, delle competenze che hai, del tuo valore. Poi, lavora per comunicarli al meglio.

 

  • Pensare di aver già fatto tutto e che la ricerca di lavoro sia solo un ponte, improvvisabile, tra un’occupazione ad un’altra. Questo non vuol dire che se non ti formi nella ricerca non troverai (ci mancherebbe, puoi trovare lo stesso). Ma se impari a cercare, facendola diventare una tua competenza, allora avrai acquisito una metodologia che potrai applicare al bisogno. Quindi un freno è credere che la tua ricerca sia solo un accadimento fortuito, su cui non vale la pena perdere troppo tempo per acquisire competenze. Formarsi in tal senso è togliere un grande freno a mano.

 

  • Pensare di non essere mai pronti“. Direi che non bisogna buttarsi senza criterio, ma farlo con il paracadute. Se hai dei dubbi su ciò che sai fare e su quello che il mercato cerca, segui persone su Linkedin che fanno quello che vorresti fare e  analizza il loro percorso professionale svolto. Fai rete, attorno a te, con chi conosce quel mercato (ex colleghi di studio, ex colleghi di lavoro, amici che conoscono qualcuno nel settore ecc.). Magari, quando possibile, chiedi loro una breve intervista. Leggi bene gli annunci e dividi ciò che è richiesto di necessario da ciò che è auspicabile ma non obbligatorio avere.  Inoltre, grazie alla raccolta delle informazioni, potrai capire quanto le tue paure sono fondate, per non cadere in quella spirale di credenze dove ci si percepisce sempre non preparati (vedi Sindrome dell’impostore).

 

  • Un grandissimo freno a mano è “pensarsi impotenti” nello sviluppo della nostra carriera. Se avverti un’impossibilità a lavorare sul cambiamento della tua condizione, la tua motivazione verrà a mancare. Gli elementi che fanno agire in modo attivo e che appaiono funzionali alla motivazione, possiamo sintetizzarli in:

a) Il sentimento di potere – sensazione della libertà di scelta che rimanda alla facoltà di autogoverno;

b) Il sentimento di amore o simpatia – essere quindi attratti da un progetto, un’idea che consideriamo benefica;

c) Il sentimento di eccellenza o miglioramento – tensione continua al miglioramento.

Se riuscirai a distinguere nelle tue azioni dove trovi soddisfazione muoverti e ciò che è in mano tua potrai lavorare per migliorare e crescere, trovando il modo di smuovere un bel (brutto) freno a mano!

 

  • Siamo poco abituati a pensare la felicità, bellezza e giustizia rispetto al nostro lavoro. Così, anche a causa della società in cui ci troviamo, spegniamo i nostri desideri.  Anzi, delle volte, trovare qualcosa di bello e soddisfacente – che lasci esprimere le nostre aspirazioni – appare quasi una colpa. Così la ricerca diventa povera di significato e di amore va spegnendosi: accontentandosi poi di prendere quello che “passa il convento”. Occorrerà quindi un cambio di paradigma, iniziando a lavorare per trovare un allineamento tra desiderio e progetto lavorativo.

Ti riconosci in almeno uno di questi “freni a mano?”

Mi fermo nell’elencazione, certo che – purtroppo – di freni ce ne siamo diversi altri.

Nel caso ti riconoscessi, sappi che trovarli e riflettere come superarli è un primo passo. Occorrerà metodo, perché questi freni lasciano muovere nella direzione della tua possibile espressione.

Per ragionare attivamente su come lavorare al tuo progetto di carriera ti rimando agli altri articoli del blog, dove troverai molte riflessioni in merito.

Ti auguro di trovare il modo di esprimere la tua vocazione professionale e…. Molla il freno a mano!

Buon movimento!

I miei prossimi corsi

Ti segnalo che l’11 febbraio 2023 terrò un Webinar su “Come cercare lavoro in modo efficace“, nel caso fossi interessata/o puoi guardare qui:

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Buona giornata!

Davide Marino

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